Hai una buona consapevolezza della tua Sessualità?
Scopriamolo insieme.
Questo articolo vuole portare il lettore a porsi delle domande per favorire una corretta esplorazione della propria identità sessuale.
Una buona attività sessuale è fonte di salute dell’individuo in tutte le aree del benessere. Ma cosa si intende per “Buona attività sessuale”?
Partiamo dal presupposto che non esiste un vademecum di qualità che stabilisce quanto, in che modo e quando una sessualità è indice di benessere. Non siamo tutti uguali e soprattutto nell’ambito della sessualità ognuno di noi trova equilibri unici e sempre mutevoli.
Tenendo presente questo dato di soggettività ciò che possiamo chiederci è piuttosto se abbiamo trovato il nostro equilibrio, se siamo soddisfatti dalla relazione che abbiamo col partner (fisso o occasionale), se ciò che rappresenta la nostra vita sessuale è fonte di benessere o di stress emotivo e fisico.
Mente e corpo sono in sintonia e scambio reciproco in tutte le attività che svolgiamo, così come succede nello sport, facendo sesso le endorfine entrano in circolo e sono proprio questi gli ormoni che entrano in gioco in tutte le attività piacevoli, non a caso vengono anche definiti ormoni della felicità.
Il nostro corpo utilizza risorse sorprendenti per modulare la sessualità, basta non dimenticare che è proprio la psiche che influenza la produzione di determinate sostanze in varie fasi e momenti, in un vicendevole e continuo processo di accomodamento mente-corpo.
Gli ormoni che sono testimoni principali di questo scambio sono:
Dopamina – la sostanza dell’amore romantico. Un neurotrasmettitore che agisce su vari processi corporei e psicologici e la sua attività è collegata strettamente al funzionamento delle emozioni e di alcune funzioni vitali, tra le quali la stessa sessualità. Essa permette di potenziare alcuni comportamenti che procurano piacere e soddisfazione, facilitando quindi la ricerca ripetuta dell’esperienza che ne ha stimolato la produzione.
Testosterone – l’ormone del desiderio sessuale. Non solo nella sessualità maschile, ma anche in quella femminile. Nell’uomo regola il desiderio, l’erezione e la soddisfazione sessuale. Nella donna il testosterone ha un ruolo importante collegato al desiderio sessuale.
Feromoni – la chimica della ricerca del partner. Si tratta di molecole invisibili e volatili prodotte da ghiandole situate sotto le ascelle, intorno ai capezzoli e nell’inguine; sono inodori, e vengono captati da un apposito sistema, detto vomeronasale. I feromoni sono uno strumento perfetto per fissare ricordi legati alla sfera emotiva dato che vengono percepiti senza alcuna mediazione cognitiva.
Feniletilamina – la droga dell’amore. E’ alla base dell’innamoramento e dell’attrazione amorosa. Genera eccitazione, euforia, entusiasmo. Viene rilasciata nel cervello quando l’individuo sperimenta sentimenti di gioia e amore
Ossitocina – la colla chimica dell’amore. Essa aumenta notevolmente durante l’orgasmo, e soprattutto nella donna è presente durante il parto e l’allattamento; inoltre, è ormai dimostrato che aumenta la nostra sensibilità alle carezze e ci spinge al contatto fisico e agli abbracci. La sua funzione è quindi strettamente collegata all’importanza del contatto fisico come collante necessario a far durare una coppia nel tempo.
Come vedete il benessere sessuale è strettamente legato ad un benessere generale dell’individuo e interessa tutte le aree di funzionamento del corpo.
Nella scelta del partner e nelle motivazioni che ci spingono a selezionare le nostre esperienze sessuali finora si è soprattutto fatto riferimento ai concetti di desiderio (inteso come impulso volitivo verso qualcosa) e di piacere (come meta verso la quale tendere). Gli ultimi studi mostrano in realtà che non si possono considerare variabili così semplici e lineari: le motivazioni sono tante e non tutte di facile comprensione.
Ad ogni modo piuttosto che chiedersi perchè sarebbe meglio chiedersi come.
- Come posso ottenere maggiore benessere dalla mia sessualità ?
- Come posso comunicare i miei desideri al partner ?
- Come posso ottenere un piacere maggiore dalle mie esperienze sessuali ?
A queste domande possiamo rispondere solo se costruiamo una maggiore consapevolezza della nostra identità sessuale.
Poniamoci le domande giuste:
- Cosa mi provoca davvero piacere?
Nella sessualità c’è una costante ricerca di equilibrio tra ciò che provo e ciò che prova l’altro. Ma se non sono consapevole di cosa mi produce piacere consente alla mente di lasciarsi andare liberamente come posso contrattare il mio piacere con quello del partner?
- Quale teoria personale ho sulla sessualità?
Nella relazione interviene anche il pensiero che costantemente accompagna ogni gesto. Spesso è sincrono con gli atti che produciamo e quindi accompagna piacevolmente la fantasia.
Altre volte invece diviene asincrono e potrebbe verificarsi una presenza fastidiosa di un pensiero anticipatorio sui gesti, o controllante sul piacere personale o dell’altro, giudicante e quindi potrebbe prodursi un’ansia che può sfociare in una performance poco piacevole
- Quanto comunico al partner
Spesso nella sfera della sessualità vige un silenzio diverso. Per alcuni è condivisione di piacere, ma per altri può essere la presenza di tabù e “non detti” che a lungo andare rendono la relazione sessuale meccanica e ripetitiva. La presenza di un dialogo libero o di un silenzio condiviso e ricco di messaggi giocosi è parte di una buona intesa sessuale.